Consulenza Grafologica

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La grafologia, disciplina che appartiene alle scienze umane, studia la scrittura, evidenziando le tendenze, le attitudini di una persona, le sue disposizioni temperamentali, le caratteristiche dell’affettività e dell’intelligenza.

È una scienza sperimentale che indaga l’unità psicosomatica dell’uomo mediante l’esame della sua attività grafica. La metodologia si fonda sul concetto che lo scritto è il risultato dell’interconnessione tra i sistemi emozionali e neuromuscolari del soggetto scrivente. Si può dire che l’uomo, scrivendo, rappresenta e descrive se stesso.

Grafologia per l’orientamento professionale

Nella consulenza aziendale, per la selezione del personale, la grafologia contribuisce ad un corretto orientamento delle risorse lavorative individuali e di gruppo: offre alle aziende e al singolo indicazioni rapide ed opportune per maturare scelte che promuovano l’autorealizzazione.

Inoltre è utilizzata per la valutazione del potenziale richiesta sia da persone in fase di ricollocamento e ripianificazione di carriera, che dall’azienda come approfondimento delle candidature interessanti.

Consulenza di coppia e familiare

Attraverso lo studio comparato delle due personalità, il grafologo può  chiarire la compatibilità e la capacità  di integrazione dei partner.

In ambito familiare, attraverso lo studio comparato delle dinamiche affettive tra genitori e figli, il grafologo fornisce elementi utili per l’equilibrio e l’armonia della famiglia.

Grafologia dell’età evolutiva e dell’orientamento scolastico

La grafologia viene utilizzata in ambito scolastico come supporto agli insegnati e ai genitori, per comprendere la natura dei comportamenti e delle difficoltà  dei ragazzi.

Importante è l’aiuto che offre nell’orientamento scolastico, per la scelta della scuola superiore e dell’università, poiché rilevando le tendenze intellettive e attitudinali, permette di operare scelte più consone al tipo di personalità.

Il gesto grafico è analizzabile fin dalle sue prime espressioni, pertanto già  a partire dallo scarabocchio e dal disegno è possibile cogliere alcune caratteristiche del percorso evolutivo del bambino.

Disgrafia

Con il termine disgrafia ci si riferisce ad una difficoltà di apprendimento che condiziona la scrittura. Questo disturbo è in crescente aumento e riguarda, in Italia, circa l’11% degli scolari.

Il bambino, ma anche l’adulto, che presentano disgrafia manifestano nella scrittura forte irregolarità dovuta ad insufficiente controllo del gesto grafico, lentezza, confusione e disarmonia che causano scarsa leggibilità, disorganizzazione dello spazio scrittorio e della combinazione dei simboli grafici.

Sovente i soggetti disgrafici, per una scorretta impugnatura della penna e della postura, accusano stanchezza nello scrivere con conseguenti dolori muscolari.

In genere il disturbo compare in modo lento e progressivo e può avere come conseguenza problemi relazionali, poiché la scrittura non riesce più ad assolvere alla principale funzione comunicativa ed espressiva della persona.

Rieducare la motricità grafica significa condurre il soggetto a ritrovare il piacere di scrivere, affinché la scrittura possa svolgere il proprio ruolo di strumento di comunicazione distintivo della personalità dello scrivente.

Il percorso rieducativo è volto alla ri-acquisizione dei prerequisiti che sono alla base dell’apprendimento della scrittura, per mezzo di un iter individualizzato.

Cristina Gabbianelli

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